cura naturale con biomagneti dei dolori nell'ernia del disco
Magnetoterapia
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CONSULENZA PER TERAPIE NATURALI PER L'Ernia discale
Un disco erniato generalmente migliora con un trattamento conservativo e non sempre è necessario ricorrere ad un intervento chirurgico, vediamo il perchè.
Il frammento espulso va incontro a fenomeni di evoluzione fisiologica di adattamento, in particolare si disidrata, perdendo così gran parte del volume e trova una posizione e una conformazione più neutra nei confronti delle strutture adiacenti responsabili del dolore. Si tratta di un meccanismo che si verifica nei tre mesi successivi all’espulsione dell’ernia in circa tre casi su quattro, per questo motivo la tendenza attuale è sempre più orientata a un approccio conservativo nei primi mesi a seguito della diagnosi.
In caso di protrusione discale e presenza di una piccola ernia, l’aumento del tono muscolare della schiena che si può raggiungere attraverso un percorso di ginnastica e miglioramento della postura è in grado di permettere almeno una parziale regressione della protruzione.
Cause
La vostra spina dorsale è costituita da ossa (vertebre) rivestite da piccole pastiglie ovali di cartilagine, o dischi, formate da uno strato duro esterno (anello) e da uno strato morbido interno (nucleo). Questi dischi agiscono come molle, assorbendo gli urti e consentendo i movimenti di flessione della colonna vertebrale. Essi assistono i muscoli della schiena aiutando a proteggere la colonna vertebrale dallo stress dei compiti quotidiani e dai sollevamenti pesanti.
Quando si verifica un’ernia del disco, una piccola porzione del nucleo si spinge in fuori attraverso una lacerazione della corona circolare nel canale spinale. Questa situazione può causare l’irritazione di uno dei nervi spinali.
Fattori di rischio
Diversi fattori vi rendono più suscettibili ad un’ernia discale:
Età. Le ernie del disco sono più comuni nella mezza età, soprattutto tra i 35 e i 45 anni, a causa della degenerazione legata all’invecchiamento dei dischi.
Fumo. Fumare tabacco aumenta il rischio di ernia del disco, perché diminuisce i livelli di ossigeno nel sangue, privando i tessuti del corpo di nutrienti vitali.
Peso. Il peso corporeo in eccesso è causa di stress supplementare sui dischi nella regione lombare.
Altezza. Essere alti aumenta il rischio di ernia del disco. Gli uomini più alti di 180 centimetri e le donne più alte di 170 centimetri sembrano avere un rischio maggiore di soffrire di un’ernia discale.
Occupazioni che stirano la spina dorsale. Le persone con lavori impegnativi sul piano fisico hanno un maggiore rischio di problemi alla schiena. Sollevare, tirare, spingere, flettere lateralmente e ruotare ripetutamente la schiena può aumentare il rischio di ernia discale. Lavori che richiedono una prolungata posizione seduta o lo stare in piedi nella stessa posizione possono lo stesso aumentare il rischio di ernia del disco.
Sintomi
E’ possibile avere un’ernia discale senza saperlo, i dischi erniati o rigonfiati talvolta si mostrano nelle immagini spinali radiologiche di persone che non hanno sintomi di problemi al disco.
Alcune ernie del disco possono invece essere più dolorose, i più comuni segni e sintomi di un disco erniato sono:
Sciatica: un dolore radiante, pungente, talvolta con formicolio e intorpidimento, che inizia nel gluteo e si estende lungo la schiena o il lato di una gamba.
Dolore, intorpidimento o debolezza nella parte bassa della schiena e della gamba, o nel vostro collo, spalle, petto e braccio.
Mal di schiena o dolore alla gamba che peggiora quando si sta seduti, si tossisce o starnutisce.
POSSIBILI COMPLICAZIONI
Anche se può essere dolorosa, un’ernia discale non è in genere un’emergenza medica.
Raramente un’ernia del disco può causare la sindrome della cauda equina, che è la compressione delle radici nervose spinali.
Alleggerire la pressione che causa la sindrome della cauda equina spesso richiede interventi chirurgici di emergenza, perché può causare debolezza o paralisi permanente qualora non fosse eseguita in modo corretto. I seguenti segni e sintomi che suggeriscono la sindrome della cauda equina necessitano di immediato parere medico al pronto soccorso:
Dolore significativo o aumento del dolore, intorpidimento o debolezza alle gambe diffuso su una o entrambe.
Disfunzione della vescica o dell’intestino, tra cui incontinenza o difficoltà a urinare anche con la vescica piena.
Progressiva perdita della sensibilità in aree che toccherebbero la sella (interno coscia, schiena o gambe e la zona intorno al retto).
Diagnosi
Per determinare se avete un’ernia discale il medico esaminerà la vostra storia medica e procederà ad un esame fisico, includendo le seguenti prove:
Test flessione della coscia a gamba tesa. Voi giacete distesi e il vostro medico solleva la gamba sintomatica.
Test incrociato flessione della coscia a gamba tesa. Voi giacete distesi e il vostro medico solleva la gamba asintomatica.
Screening esame neurologico. Il medico esegue questa prova quando gli esami di flessione della gamba causano dolore a una gamba o alla schiena, il che può indicare un’ernia discale.
ll test di screening approfondito comprende l’esame dei vostri riflessi, della forza muscolare, della capacità di camminare e della sensazione. Il medico può includere un test per la sensazione nella zona intorno al retto, perché questa area può essere influenzata da un’ernia discale.
La risonanza magnetica (MRI). Un campo magnetico viene utilizzato per creare immagini del vostro corpo. Questa prova può essere usata per confermare la posizione del disco erniato e per vedere quali sono i nervi interessati.
La tomografia computerizzata (TC). Un’unità di raggi X crea immagini della sezione trasversale della colonna vertebrale e delle strutture intorno ad esso.
Mielogramma. Viene iniettato un colorante nel fluido spinale e quindi sono effettuati i raggi X. Il test può mostrare la pressione sul midollo spinale o sui nervi dovuta a dischi multipli erniati o altre condizioni.
Raggi-X. I raggi X non rilevano l’ernia del disco, ma possono essere effettuati per escludere altre cause di dolore alla schiena, come un’infezione, un tumore o un osso rotto.
Cura e terapia
Il trattamento conservativo, soprattutto evitando posizioni dolorose, seguendo una serie di esercizi per la schiena e un regime di farmaci antidolorifici, allevia i sintomi in nove persone su dieci che hanno un’ernia discale, secondo l’Accademia americana dei chirurghi ortopedici.
Molte persone migliorano in un mese o due con il trattamento conservativo, studi delle radiografie dimostrano che la parte sporgente o spostata del disco si riduce nel tempo, il che corrisponde al miglioramento dei sintomi. In base ai sintomi, il medico può consigliare: